La comprensione è un processo che dovrebbe caratterizzare in modo permanente l’attività dell’educatore, un suo atteggiamento di fondo che lo differenzia da altre figure professionali.
… deve saper vedere, ascoltare, facilitare e rendere possibile l’espressione dell’altro, attraverso l’osservazione, il colloquio, l’intervista…
Roberto Trinchero
I metodi della ricerca educativa p. 89- 2004 Laterza.
Ecco come è definita nella recente legge Iori la figura di Educatore professionale socio-pedagogico:
L’educatore professionale socio-pedagogico e il pedagogista operano nell’ambito educativo, formativo e pedagogico, in rapporto a qualsiasi attività svolta in modo formale, non formale e informale, nelle varie fasi della vita, in una prospettiva di crescita personale e sociale, secondo le definizioni contenute nell’articolo 2 del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13, perseguendo gli obiettivi della Strategia europea deliberata dal Consiglio europeo di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000. Le figure professionali indicate al primo periodo operano nei servizi e nei presidi socio-educativi e socio-assistenziali, nei confronti di persone di ogni età, prioritariamente nei seguenti ambiti:
- educativo e formativo;
- scolastico;
- socio-assistenziale, limitatamente agli aspetti socio-educativi;
- della genitorialità e della famiglia;
- culturale;
- giudiziario;
- ambientale;
- sportivo e motorio;
- dell’integrazione e della cooperazione internazionale.
Ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4, le professioni di educatore professionale socio-pedagogico e di pedagogista sono comprese nell’ambito delle professioni non organizzate in ordini o collegi.
S.O. Gazzetta Ufficiale 302 del 29 dicembre 2017 comma 594 p. 73
L’educatore, quindi, si occupa del processo di sviluppo e apprendimento delle persone, con l’obiettivo di far emergere le potenzialità di ognuno e può operare con fanciulli, famiglie e adulti.