GiochiAMO: i giochi che amo di più

Sempre più educatori, pedagogisti e psicologi stanno dando ampio spazio alla didattica ludica e al gioco come strumento educativo. Anche le figure di Game Trainer® e di educatore ludico si stanno affermando. Io stessa ho seguito un corso per diventare Game Trainer®. Ho deciso, quindi, di parlare dei giochi che amo di più, di quelli che mi divertono e di quelli che uso con le mie creature.

Giocare ai tempi del COVID

Possiamo giocare con i conviventi, sempre che non siano troppo competitivi e diventi fonte di conflitto. Plastificare le carte, usare il disinfettante prima e dopo la partita… Per fortuna possiamo giocare a tanti giochi in videoconferenza o utilizzare le versioni online del nostro gioco preferito. Personalmente preferisco i giochi da tavolo giocati in presenza, ma anche in videoconferenza è divertente-meglio-che-niente. L’alternativa è trasformare i giochi in solitari allenamenti personali in attesa di poterci ritrovare per sfide all’ultimo secondo.

Attraverso i giochi si possono allenare funzioni esecutive e abilità, ma anche giocare in famiglia o con gli amici, senza nessuna implicazione educativa, è importante per il benessere personale: divertimento e risate sono impagabili. Ricordo anche che attraverso il gioco doniamo vicinanza e la cosa più preziosa che possediamo: il nostro tempo; tempo che non sarà dimenticato dai nostri cari. Non serve impegnarsi in ore di campagna di D&D, vanno benissimo i giochi da 10 minuti, anche da 3. Sono minuti ben spesi.

Ho dei consulenti speciali che mi danno i loro pareri sui giochi: una è Quellacheleggetanto, che si presenta così: “Ho 11 anni; sono alta, molto alta; mi piace giocare ai giochi da tavolo con cugini e amici, oltre a leggere, dormire, disegnare, scrivere, usare il computer” Quello che non dice, ma sono certa che sia così, è che le piace tanto anche la sua zi(on)a.